L’eliminazione dell’Italia dai mondiali in Qatar è una triste realtà. Ciò non toglie, tuttavia, che un numero importante di giocatori impiegati nella massima competizione calcistica italiana – la Serie A – punti già ai Mondiali, perché incluso nelle rose delle varie nazionali.
Una ragione in più, dunque, per seguire i Mondiali malgrado l’eliminazione degli azzurri e ritrovare nomi ben noti.
La partecipazione di questi giocatori non fa che polarizzare l’attenzione di un numero sempre più nutrito di tifosi, che cominciano a seguire le quote pubblicate sui principali siti scommesse, in attesa dei nuovi incontri.
In vista dei Mondiali
L’inizio delle competizioni è previsto per il 21 Novembre, con la finale da giocare il 18 Dicembre. Il Qatar si trova dunque in attesa di ospitare un evento dalla portata delle Olimpiadi estive, con un’enorme mole di interessi – economici, televisivi e pubblicitari – in campo.
Nonostante manchino ancora diversi mesi all’inizio degli scontri tra le nazionali che hanno passato le selezioni, non è troppo presto per cominciare a fare due conti: sono più di 80, infatti, i giocatori impiegati nella Serie A che andranno a giocare in Qatar le prossime competizioni calcistiche mondiali.
Il numero potrebbe anche salire ulteriormente, se si tiene conto della finestra di calciomercato estiva e degli spostamenti che interesseranno molti giocatori in quel lasso di tempo: il totale può dunque aumentare in maniera significativa.
In questo senso, i principali club italiani si troveranno alla pari con squadre di alto calibro, quali il Barcellona, che sta fornendo ai mondiali Qatar la bellezza di 19 giocatori. Poco sotto, il Bayern Monaco offre 18 dei suoi membri per il Qatar.
Chelsea, PSG, Atletico Madrid e Manchester City, invece, si fermano tutti a quota 15 giocatori: in pratica, si tratta di club che metteranno più della metà della propria rosa a disposizione delle nazionali che si confronteranno in Qatar, con il Barcellona spicca in maniera eccezionale.
Quali squadre rappresenteranno l’Italia in Qatar
La sconfitta dell’Italia ha avuto un impatto decisivo sul morale dei più appassionati sostenitori degli azzurri, ma i tifosi della Serie A non resteranno a bocca asciutta.
Dalle squadre più piccole ai colossi della Serie A, infatti, molti club vedranno propri giocatori raggiungere il Qatar tra Novembre e Dicembre. Tra le più piccole, nello specifico, spiccano Venezia (ovviamente con Busio), Salernitana, Empoli (con Zurkowski), Genoa (occhio a Vasquez), Spezia e Sassuolo saranno rappresentate da un giocatore a testa (cosa che darà di riflesso visibilità a questi giocatori e alle loro squadre di appartenenza). In crescendo, invece, il club della Lazio presta due giocatori alle ispettive nazionali: Romero (Argentina) e poi Milimkovic (Serbia).
Salendo a quota 3 giocatori, ancora, si distinguono Verona, Cagliari (con Nandez), Sampdoria (si impone il nome del giapponese Yoshida) e Udinese (tra cui Larsen). Più in alto il Bologna, con 4 giocatori in prestito; proseguendo su questa strada, Roma e Napoli saluteranno a Novembre 5 giocatori (tra cui Felix e Abraham da un lato, e Koulibaly e Mertens dall’altro); a quota 6, invece, si fermano – per il momento – Torino e Atalanta.
Ecco dunque arrivare i grandi nomi della Serie A: l’Inter manderà almeno 8 giocatori in Qatar, mentre Fiorentina e Milan salgono a 9. Al primo posto, immancabilmente, la Juventus, con 11 giocatori di 9 nazionalità differenti.
Alcuni nomi sono già stati fatti: i tifosi più agguerriti e appassionati non vedono l’ora di seguire giocatori di spicco lontano dalle loro squadre di Serie A nelle loro trasferte in Qatar.
Questi mondiali di calcio coinvolgeranno nomi di spicco e giocatori di indiscusso valore, da Dybala a Amrabat, passando per Lautaro e Giroud, Leao e Brozovic. Un giro di milioni che non ha a che vedere soltanto con i grandi nomi elencati, ma anche con tutti quei diritti televisivi e pubblicitari che – da sempre – accompagnano eventi sportivi – e soprattutto calcistici – di questo livello.
Ai migliori giocatori sarà data dunque nuova visibilità che si tradurrà, di riflesso in maggiore attenzione e sostegno per le squadre di provenienza, in un crescendo di investimenti da cui i club italiani non potranno che trarre vantaggio.